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Il nostro percorso
Se pensi ad oggi mangi un pane,
Se pensi ad un decennio pianti un albero,
Se pensi ad un secolo educhi i bambini.
Quan Tsen
Alcuni anni fa abbiamo deciso di lasciare il contesto urbano per trasferirci in un contesto agricolo dove sperimentare una vita più tranquilla, più rispettosa dell’ambiente, che favorisse una maggiore concentrazione sulle relazioni interpersonali. Tale scelta è stata fatta pensando inoltre di dedicarci all'accoglienza di minori che temporaneamente o definitivamente non possono stare nella propria famiglia.
A questa scelta ci ha guidato la consapevolezza, ma anche l'’esperienza diretta fatta attraverso il nostro lavoro sociale, che esistono minori per i quali, nonostante tutto l'’impegno dei servizi sociali e delle istituzioni preposte a sostegno della loro famiglia naturale, questa non può, temporaneamente o definitivamente, prendersi cura del minore e che, comunque, occorra cercare di offrire ai minori fuori famiglia il contesto più autentico e meno artificioso possibile, dove possano vivere un'’esperienza relazionale che accompagni e sostenga la crescita e la strutturazione dell'’identità personale.
La legge prevede che i servizi sociali e i tribunali per i minori abbiano la possibilità di utilizzare le case famiglia per minori come ponte verso un percorso o di ritorno in famiglia naturale o verso una famiglia affidataria o adottiva.
Non si tratta di grandissimi numeri ma comunque le situazioni in cui per i minori è difficile rimanere nella propria famiglia non stanno diminuendo.
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